A.
Mi trovavo al mare d’inverno per far piacere ai colleghi di lavoro, sul
litorale a Brindisi, ero sceso giù con le bombole per raccogliere i ricci di
mare. Quando ho avuto il primo brivido sono risalito in superficie, faceva sì freddo
ma quel tremolio lo avvertii in un modo strano, dopo un po’ riprovai a
immergermi di nuovo ma niente da fare, arrivato ad un metro mi fecero talmente
male le orecchie da non riuscire più a scendere. Lasciammo il mare e mentre
facevamo ritorno al paese cominciò a scendere del nevischio: la sera Mesagne si
rivestì completamente di bianco, tempo normale perché era il periodo delle
festività natalizie, tra Natale e Capodanno del 1985, ma la neve dalle nostre
parti è un evento piuttosto insolito, e quella volta l’imbiancata rimase anche
il giorno dopo. Negli anni a venire scoprirò che alla fine della scalinata del
mio sogno ci abitava proprio l’avvocato sul quale avrei riposto la mia massima fiducia
affidandogli dapprima un ricorso. E su questo punto ci ritornerò perché è da lì
che cominceranno i miei guai, trovandomi costretto per l’ennesima volta a
lasciare il mio amato paese. E come se tutto questo non bastasse, quando mi
trasferii ad Udine ebbi di nuovo a che fare con l’acqua in due occasioni.
Avevo
trovato un alloggio in una nuova zona residenziale della città e nell’attesa di
avere le chiavi in mano venni a sapere da quelli dell’agenzia immobiliare che qualcuno
aveva lasciato il rubinetto dell’acqua aperto e la casa si allagò. Io avevo
pagato l’agenzia per non aver nessun problema e invece ne ho avuti fin sopra la
testa. Questo quando si dice che la realtà supera la fantasia. Dopo un anno e
mezzo che io e la mia famiglia viviamo in questo appartamento con tanto di
residenza e abitabilità, scopro che l’acqua ad uso di noi condomini non era
potabile!
M.
Se ricordo bene, sei nato il 13 marzo. Il tuo segno zodiacale è acquatico!
Nessun commento:
Posta un commento