Mesagne si trova al nord del Salento, lungo la
via Appia Antica, a soli 17 km da Brindisi e 6 da Latiano, 15 km per arrivare
al mare nell'Adriatico e 30 allo Ionio. Quando tira Scirocco si va sull’Adriatico,
con vento di Tramontana invece si preferisco lo Ionio, così per fare il bagno si
trova sempre il mare calmo. Il territorio di Mesagne è per lo più pianeggiante,
nonostante il centro storico sia insediato su di una collinetta, dove poggia il
Castello, con viuzze strette strette che si riuniscono dando forma ad un cuore.
È anche la città d'arte che meglio rappresenta il barocco pugliese in tutta la
provincia.
Grazie
alla sua posizione Mesagne ebbe un florido sviluppo economico, ricordo che quando avevo
circa 5-6 anni era un periodo particolarmente ricco: partivano vagoni pieni di
tutto ciò che si produceva. Si cominciava con i meloni e le angurie, rinomate per
la loro bontà e per i premi che vincevano, a seguire le più pregiate uve da
tavola e il vino del Pozzi, il più grosso stabilimento di produzione vinicola. Pian
piano con il passare degli anni il paese cominciò a retrocedere. Spero che
torni il giorno della ripresa e che io possa ritornarci per potervi trascorrere
il resto dei miei giorni con quella tranquillità che mi è sempre mancata,
perché questa mia amata città me la porto sempre nel cuore.
Mia
madre, contadina, si trasferì a Mesagne in seguito al matrimonio con mio padre,
anch’egli contadino. Eravamo cinque figli e i miei, con duri sacrifici grazie
ai lavori agricoli stagionali, riuscirono a comprare un terreno che servì per
edificare quella che sarebbe diventata la nostra casa. Mio padre lasciò i campi
per cercare fortuna a Brindisi, dove trovò impiego nella lavorazione delle
cozze, sulle barche in mezzo al mare. Lasciate le cozze passò all’edilizia e lì
vi rimase fino all’età della pensione.
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