Nel terzo
allagamento, che risale al 15-09-1988 decido di costituirmi parte civile contro
O.A., proprietario del terreno dove fu manomesso il canale, in seguito al
livellamento mediante aratura. Dopo aver abbandonato la coltivazione dei campi suddetto
proprietario, uno dei maggiori responsabili del dissesto idrico, si dedicò alla
messa in opera di un autolavaggio. Per portare avanti la causa era necessario
presentare una perizia che dimostrasse come fosse stato modificato l’assetto
del terreno e il corso originario del canale, mutando notevolmente la portata
dello stesso, da canale a rivolo.
La mia denuncia inizialmente
produsse un certo effetto in quanto l’indagato intervenne apportandovi delle
modifiche ma sempre senza ritornare a quello che era il canale in origine.
Con i futuri
allagamenti minori si ripresentano sempre le stesse dinamiche: io che mi
rimbocco le maniche provvedendo da solo a riparare i danni di volta in volta
riscontrati sulla mia proprietà e il comune che ripromette di intervenire senza
poi fare alcunché.
Con la siccità degli
anni successivi io riesco a terminare la costruzione della mia nuova casa e nel
1992 mi ci trasferisco con tutta la famiglia.
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