domenica 28 luglio 2013

Primo affronto



 Con il nuovo insediamento del sindaco M. S. , cerco di portare a conoscenza la mia storia, sul principio mi rassicurò invitandomi a ritornare dopo qualche settimana. Trascorsi più giorni mi ripresentai da lui per essere attaccato. A suo dire la colpa sarebbe stata mia! Incazzassimo, prendo e me ne vado.
La maledizione dellacqua mi colpisce di nuovo il 30-12-2002 con un altro allagamento. Nonostante le proteste popolari nulla si smosse. Diversi furono i punti del paese a ritrovarsi come me allagati: negozi, abitazioni e la Basilica della chiesa del Carmine. La gente cominciò a lamentarsi. Ancora una volta il comune ci lasciò a combattere da soli contro muri di gomma. Il Prefetto dovera ? Come mai non prese seri provvedimenti? Il comune continuava a dimostrare di non essere allaltezza della situazione e il Prefetto se ne fregava.
Il padre Carmelitano, portavoce del Comitato allagati e padre della Basilica del Carmine, oltre che litigare con lingegnere del Comune R. M., sollecitò lintervento del prefetto, anche lui senza ottenere risultati. Io tornai dal sindaco per chiedere la relazione tecnica del nuovo allagamento. Venni di nuovo scaricato alla B., la quale con lUfficio Tecnico non centra niente essendo questultima dei Servizi Sociali. Anche lei farà la sua telefonatina al Sindaco e mi liquiderà prendendosi tutto il tempo che le necessitava per far sì che io mi arrendessi e non mi rivolgessi più a loro.
Incazzassimo presi carta e penna e feci un esposto alla Procura di Brindisi, ravvisandola di prendere provvedimenti e che del prossimo allagamento lavrei ritenuta responsabile. Il 5-2-2003 mi decisi a presentare lesposto alla procura di Brindisi, come mi era stato suggerito dal Prefetto nel 1996. La mia denuncia fu anche riportata da giornale.
Ricominciai con il chiamare i vigili del fuoco, salvare il salvabile e ripristinare la casa per poterci vivere senza alcun sostegno da parte del Comune. I debiti aumentavano perché con il moltiplicarsi dei danni non riuscivo più a starci dietro. Quando dovevo rimediare ai danni subiti dagli allagamenti mi toccava stare anche un mese senza lavorare per ripristinare e rimettere tutto a posto. Non ce la facevo più a starci dietro. Mi sentivo come Sisifo.


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